
Flavio Camorani e Michela Taioli hanno investito anni di ricerca e passione per riunire una collezione di strumenti, amplificatori e memorabilia Fender senza precedenti in Italia. Negli anni è nata l’idea di un vero e proprio “museo itinerante” che viene da loro allestito in maniera esemplare in mostre dedicate ma anche, in forma più contenuta, alle fiere di settore. Ma Flavio è anche musicista, ed ha dedicato parte della sua incredibile collezione alla ricostruzione dei suoni dei mitici Pink Floyd, dalle casse degli amplificatori agli effetti usati per la chitarra elettrica.
Oggi abbiamo intervistato Flavio per conoscere qualcosa in più della sua storia, passione e aspettative future.
Domanda: Buongiorno Flavio, e grazie per essere qui con noi oggi. Partiamo con la domanda solo apparentemente più facile. Cosa significa per te la parola “vintage”?
Risposta: Ciao innanzitutto e grazie per l’occasione offertaci di poter collaborare e partecipare a questa bella iniziativa. La mia risposta alla domanda è: personale passione, amore, conoscenza, studio, preservazione ed incondizionato interesse verso tutti quegli accessori o oggetti in genere che ci hanno caratterizzato, vestito ed accompagnato facendo da colonna sonora e scenario storico nell’intera seconda metà del 1900 a partire dall’inoltrato dopoguerra nei principali Paesi del mondo.
D. Quando hai comprato la tua prima vera chitarra “vintage”?